venerdì 5 marzo 2010

La grotta della Madonna di Rebocco

A Spezia c’è persino una grotta!
Si tratta della Grotta della Madonna di Rebocco.

Il suo nome è legato alla forma di una grande stalagmite che ricorda una Madonna con il bambino. Non ci sono molte notizie in rete su questo piccolo gioiello, qualcosa di più si può trovare nelle guide specializzate in turismo sotterraneo.

A Rebocco, piccolo lembo di terra sulle alture della Spezia, v'è una grotta che si apre a guisa di salone vastissimo e profondo. Intorno, in ogni piccolo angolo, sotto le più svariate forme di piante, di canne d'organo, di profili umani, di cortinaggi e di finissime trine, stanno a migliaia le stalattiti. Ma quello che colpisce di più è una colossale stalammite di oltre cinque metri di altezza, sorgente al centro della grotta e di una bellezza meravigliosa: i suoi contorni richiamano subito all'idea la figura dolcissima di una mistica madonna velata con su le braccia il frutto della Maternità e ai piedi la superba e selvaggia testa di un leone soggiogato da tanta dolcezza. E nei vani minori, tutti fregiati, il tempo ha fatto nascere figure di angeli, di aquile e di colombe. Alla grotta, chiamata Grotta di Venere o della Madonna, si scende oggi con una minuscola scala. Da una sorgente, giù nel fondo, sgorga in gran copia e limpida l'acqua freschissima; sempre lo stillicidio continua incessante la sua opera lenta e paziente, l'opera che in ottomila anni ha saputo formare la stalammite centrale. La Madonnina è la sotto il velo col quale ha forse voluto nascondere il suo dolore accorato nel giorno in cui il primo uomo penetrò in quel recinto. (da Grotte d’Italia del 1932)


La scoperta della grotta, fu fatta dal proprietario della cava di pietra che si trovava in quella zona e risale al 1912. Un ventennio dopo la grotta ottenne la tutela dalla Soprintendenza ai monumenti della città e venne dichiarata luogo di notevole interesse pubblico dal Ministero dell'Educazione Nazionale.

Dalla "Rassegna Municipale" del 1931

Gli amministratori dell’epoca pensarono subito di farla diventare un’attrazione turistica e si impegnarono a stanziare i fondi per realizzare tutte le opere necessarie per renderla visitabile, creando una galleria di ingresso al termine della quale, attraverso una piccola scala in ferro, si poteva accedere alla grande sala. Da qui, attraverso un passaggio scavato nella roccia, si raggiungeva la stalagmite posta quasi al centro della sala e chiamata, per la sua forma, la Madonna della Grotta. La parte più bassa della grotta era occupata da un lago.


L'interno della grotta della Madonna di Rebocco
Una rara immagine dell'interno

Negli anni cinquanta i bambini delle scuole elementari venivano accompagnati in gita alla grotta, la visita doveva essere prenotata con discreto anticipo perché il numero dei visitatori era alto, all’ingresso si trovava la biglietteria comunale.

Fino alla fine degli anni sessanta la grotta era ancora visitabile, ma nel 1973 fu definitivamente chiusa per problemi di sicurezza.

Nel 1998 risulta stanziato un contributo regionale per i lavori di consolidamento grotta della Madonna in località Rebocco di €10.329 (Tratto dalla Pronuncia n. 61/2007 della Corte dei Conti)

Oggi, nonostante risulti sottoposta ai vincoli in materia di beni culturali ed ambientali con il nome di Grotta della Madonna alla Maggiola, è in stato di degrado e sconosciuta alla maggioranza degli Spezzini, un lontano ricordo d’infanzia per chi ha avuto la fortuna di visitarla.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per aver cercato di far conoscere a tutti una bellezza ormai dimenticata. Avevo provato a scrivere al gabibbo ma non ho avuto riscontro. Mia mamma abitava proprio sopra alla grotta e ne conosce la storia.L'ultima volta che ho visto la grotta è stato nel 1980 grazie a Ruggero, l'ultimo custode.

JAHKIREVI ha detto...

VIVEVO IN VIA NERVESA ....SOTTO LA CAVA ..... SAPEVO DELLA GROTTA .... GRAZIE PER FARCI VEDERE LA FOTO ...... NN L'AVEVO MAI VISTA ....

Anonimo ha detto...

mia mamma veniva da Piombino alla Spezia negli anni 50/60 a trovare una cugina, oggi che io abito ad Aulla e lei anche mi parla spesso della grotta della madonnina di rebocco..... beata lei che è riuscita a vederla!!!!

Anonimo ha detto...

Mio papà aveva conosciuto il custode così me l'hanno fatta visitare negli anni '70, era bellissima, mi sono sempre chiesta perchè gli spezzini non l'hanno valorizzata.....peccato,peccato,peccato!!

Anonimo ha detto...

e una grotta affascinante che lascia il segno l'ho rivista dopo tanti anni sono rimasto incantato dalla bellezza

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